settembre 7, 2018

Manicure Giapponese

 

LA MANICURE GIAPPONESE

LA RICERCA DELLA BELLEZZA ORIENTALE  STA NELLA NATURA

Quando si pensa ad una manicure che, in modo istantaneo, ha come risultato unghie durissime, lucenti e di colore omogeneo, per gli occidentali è scontato figurare trattamenti come la ricostruzione in acrilico, l’applicazione di uno smalto semi permanente o del gel.

La storia alle spalle di questo tipo di manicure ha centinaia di anni, ben 400 secondo le testimonianze storiche, ed era già diffusa tra i nobili per dare alle mani un aspetto elegante e aristocratico. Da una parte un trattamento di bellezza, dall’altra un rituale vero e proprio, la manicure giapponese è stata ufficializzata e diffusa anche nel resto del mondo a partire dal 1958, risultando una delle più “anziane” che ci siano!
MANICURE GIAPPONESE VS MANICURE OCCIDENTALE: LE DIFFERENZE

La differenza principale tra la manicure giapponese e quella occidentale sta nel tipo di prodotti usati per rendere le unghie brillanti e lucenti. La manicure a cui siamo abituate, infatti, è praticamente inseparabile dallo smalto, trasparente o colorato che sia!

La manicure giapponese, al contrario, è basata su ingredienti totalmente naturali, come il ginseng e la cera d’api, ideali per proteggere le unghie creandovi sopra un film protettivo che, al contempo, non soffoca le unghie e ne facilita la traspirazione.
Figurano anche i lipidi, che fanno sì che le unghie rimangano elastiche, la lanolina, il pantenolo e la glicerina, dalle forti proprietà idratanti, il silicio, lo zinco, e vitamine come la E, la H e la A, tutte ottime per stimolarne la crescita e aumentarne la resistenza. Insomma, se la manicure occidentale è prettamente estetica, quella giapponese è anche curativa!

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